Messaggio ai pellegrini ritornati dalla Terra Santa

Carissimi pellegrini, oggi rivivete il vostro pellegrinaggio in Terra Santa, meraviglioso dono di grazia, consapevoli che questa esperienza rimane un continuo, efficace processo di conversione personale.
Ogni vostro incontro vi riporta spiritualmente a ripercorrere le orme di Gesù, seguire i suoi passi e oggi voi lo avvertite presente nella vostra vita, nella vostra storia quotidiana per facilitarvi il cammino.
E Cristo stesso si affianca in questo cammino, insieme alla vostra guida, come con i discepoli di Emmaus, a spiegarci le Scritture e a spezzare il pane. E lo ritrovate soprattutto oggi, perché avete scelto di incontrarvi per riscoprire la fede e viverla nelle sofferte gioie di ogni giorno.
Il vostro passare per la Terra Santa è stato una esperienza coinvolgente tutta la persona e certamente influisce anche su tutto il resto della vita, perché essa non si è consumata solo nelle eccezionalità di quel momento ma continuerà nel vivere quotidiano, proprio quando si pensa che il pellegrinaggio sia finito. Per questo il vero pellegrinaggio comincia quando si ritorna alle proprie case, e si prolunga nei vari incontri di fede e in tutti i momenti della liturgia del vivere quotidiano.
Ogni celebrazione della Parola ha una efficacia particolare se immaginate di viverla nei luoghi dove è fiorita: avvertirete così penetrare profondamente nell'animo soprattutto lo scenario colorato del lago di Gesù che, insieme alle colline circostanti e ai resti delle città evangeliche, protetti dalla immensa cupola del cielo, forma il tempio che nessuno potrà mai distruggere. La stessa indicibile commozione si prova ascoltando il vangelo, pensando al Cenacolo, al Tabor, a Emmaus, alle Beatitudini, a Cana e nella Sacre Grotte di Betlemme, di Nazareth, del Pater, nel Santo Sepolcro.
Ogni sosta alle principali memorie storiche che ricordano la presenza o il passaggio di Gesù possiede una suggestione che tocca profondamente il pellegrino.
Cosicché oggi, dopo aver contemplato i luoghi che sono stati teatro della nostra redenzione, troverete più gioioso e fecondo ascoltare il vangelo e più facile viverlo: E' questa la vera grazia del pellegrinaggio in Terra Santa.
Purtroppo, come insistentemente e ferocemente ci mostrano i mezzi di comunicazione, Gesù continua a morire nei campi, per le strade, nelle case, ucciso dalla malvagità dell'uomo, e i cristiani, come i discepoli dopo la cattura di Gesù, continuano a fuggire.
I francescani, per volontà dello stesso San Francesco e in seguito per disposizione dei Papi da otto secoli umili e coraggiosi custodi del santi luoghi, sono preoccupati di trovarsi, in un futuro non lontano, non pastori di cristiani ma custodi di musei.
Non ci sarà Terra Santa senza cristiani. Per questo mi unisco alle vostre preghiere perché il Signore possa soffiare il suo Spirito di pace su questo mondo inquieto e tutti i cristiani possano offrire lieta, gioiosa, libera testimonianza della loro fede in Cristo Gesù nostro Salvatore.