Cari Confratelli,
È con grande sgomento che vengo a darvi la notizia che questa mattina è tornato alla Casa del Padre, fra Michele Piccirillo. Egli fra poco, avrebbe compiuto 64 anni.
Per quanto possa essere considerata breve, per uno studioso come lui, la sua esistenza è stata tuttavia piena per l’intensità con cui è stata vissuta, per le motivazioni spirituali che l’hanno animata per i frutti che ha potuto maturare. È impossibile riassumere in poche righe 40 anni di attività a servizio della Chiesa e della Terra Santa. Parlano per lui decine di pubblicazioni, scavi e indefessa attività. La memoria di fra Michele sarà tramandata a lungo tra noi e molti esperti faranno apprezzare quanto egli ha scritto, scoperto o illustrato.
Qui ricordo le parole che il Presidente d’Italia, Onorevole Carlo A. Ciampi gli scrisse il 19 febbraio 2001:
“La ringrazio per averci ricevuto alla Missione Francescana del Monte Nebo e di averci guidato nella visita al Memoriale di Mosè, alla chiesa e alla Missione Archeologica. Nessuno di noi ha potuto sottrarsi alla suggestione della memoria biblica e del messaggio contemporaneo di pace e di speranza che ci trasmette, oggi più necessario che mai. In settant’anni dall’inizio degli scavi sul Monte Nebo, la Missione archeologica francescana ha ridato vita ad una pagina della Storia Sacra che è alle origini della civiltà cristiana. Visitare il Monte Nebo è guardare a radici che conoscevamo ma credevamo invisibili e sepolte. La riscoperta del sito che si protende verso la valle del Giordano e il Mar Morto, di fronte a Gerico e a Gerusalemme, ha un significato profondo per chiunque. Credente o no. Vi convergono le tradizioni delle tre grandi fedi monoteiste, a testimonianza di un retaggio comune che ci deve spingere al rispetto reciproco e alla comprensione. Era trascorso poco più di un anno dalle emozioni del Santo Sepolcro a Gerusalemme, come pure Ella ci aveva accompagnato facendoci da guida e illustrandoci l’intreccio di storia e di fede. Mi rallegro con Lei per la visione che ispira le ricerche archeologiche della Missione: riscoprendo il passato i Francescani di Terra Santa aiutano i governanti a costruire un avvenire di pace. È la meta alla quale intendevo contribuire con la mia visita in Giordania, come quella in Israele.” Veramente, fra Michele ha onorato la Custodia di Terra Santa, anzi la Chiesa intera. Il suo lavoro oltre che essere apprezzato dalle Autorità della Giordania, ha avuto la forza di mostrare come le radici del popolo, che vive in Medio Oriente, sono soprattutto cristiane. “Pochi altri”, gli scriveva nel 1993 l’Associazione Giordana “Amici dell’Archeologia” nel consegnargli un premio, “hanno lavorato in Giordania e in altri paesi come padre Piccirillo per promuovere l’eredità archeologica della Giordania… Con il suo entusiasmo, con il rigore della sua preparazione scientifica, con la pietà della sua fede in Dio, ci ha insegnato come trasformare un pezzetto di pietra colorata in un documento di storia e di umanità. Ci ha rivelato misteri, verità e messaggi dei nostri antenati: la loro vita e la loro religione”. Nel dolore del distacco, ringraziamo il Signore per averci donato fra Michele Piccirillo: lo benediciamo per gli esempi di laboriosità e di pietà che da lui abbiamo ricevuto. La Custodia con fra Michele perde una figura esemplare di frate minore di Terra Santa. Lo benediciamo ancora per la dura malattia che ha sopportato con pazienza lasciandosi purificare. Un cordiale ringraziamento ai medici e infermieri dell’ospedale di Pisa-Cisanello dove è stato operato, del Policlinico Gemelli di Roma dove il suo tumore fu diagnosticato e inizialmente curato e dell’ospedale di Livorno dove è deceduto.
Fra Michele aveva 64 anni di età, 47 di professione, 39 di sacerdozio. Gli convengono in suffragio l’applicazione di 3 sante messe per ogni sacerdote. Gli altri religiosi partecipino a 3 sante messe e facciano 3 Via Crucis.
In ogni fraternità una santa messa sia celebrata in comune.
Preghiamo di celebrare con sollecitudine questi suffragi, perché il nostro fratello sia ammesso presto alla presenza del Padre celeste, memori che ciò che avremo fatto agli altri, sarà fatto anche a noi.
San Salvatore, 26 ottobre 2008
fra Stéphane Milovitch ofm Segretario di Terra Santa