PANORAMA DI NOTIZIE DALLA TERRA SANTA
A cura del Commissariato di Terra Santa di Puglia e Molise
Convento Madonna della Vetrana - 70013 Castellana Grotte (BA)
supplemento n.2 al n.24 di Laudato sie

Dicembre 2003 ......................................................................................2

   
             

1.- La Popolazione all'interno della città vecchia di Gerusalemme
Nella città vecchia di Gerusalemme, quella cioè situata dentro le mura, la popolazione conta oggi 33.500 abitanti.Ebrei e cristiani, insieme, costituiscono circa il 30%. La proporzione degli ebrei è in netto progresso: dall'8,6% che erano nel 1905, sono passati all'11,34% nel 2002. Una parte di essi si è installata nel quartiere musulmano, dove abitano attualmente 800 ebrei.
Di contro il numero dei cristiani va diminuendo. Nel 1995, su una popolazione totale di 32.488 abitanti che vivevano nella città vecchia, 70,6% erano musulmani e 20,3% erano cristiani.
Le superfici di occupazione Il 24% della superficie totale appartiene al Wakf islamico, il 28% ai musulmani, il 29% ai cristiani; il restante 19% agli ebrei.
Ripartizione all'interno dei gruppi
La città vecchia diviene sempre più religiosa. Secondo una rilevazione delle Nazioni Unite, il numero dei Luoghi Santi era di 30 nel 1949. Nell'anno 2000 il loro numero era salito a 328.
Tra gli ebrei, che abitano la città vecchia, il 95% sono religiosi (70% heredim e 25% ortodossi), i laici non vanno oltre il 5%.
Andamento demografico.
Globalmente la popolazione della città vecchia è cresciuta, a partire dal 1967, del 36%, grazie soprattutto all'aumento della popolazione musulmana.
Il numero dei musulmani è rimasto pressoché lo stesso dal 1967 al 1983. Ma da quella data vi è stato un balzo in avanti: da 16.760, che erano nel 1983, sono passati a 22.814 nel 1995.
Quanto alla popolazione cristiana, essa è discesa da 6.994 nel 1967 a 6.483 nel 1983. Nel 1995 vi erano 6.570 cristiani nella città vecchia.
La, popolazione ebraica, invece, è passata da zero unità nel 1967 (l'anno della presa della città vecchia da parte degli Israeliani) a 2.235 nel 1983 e a 2.805 nel 1995. Essi sono attualmente in numero di 3.800.
Sovrappopolazione
La città vecchia è sovrappopolata.
Con l'aumento della popolazione si è avuto un grande numero di costruzioni abusive. Si costruisce soprattutto nei cortili e nel sottosuolo. Di fatto l'autorità competente non controlla, come dovrebbe, le costruzioni illegali sia nel quartiere musulmano che in quello ebraico.

2.- La chiusura dell'anno 2002-2003 alla Facoltà di Scienze Bibliche e di Archeologia di Gerusalemme
Il 26 giugno 2003 si è chiuso, con una concelebrazione eucaristica, l'anno accademico 2002-2003 alla Facoltà francescana di Scienze Bibliche e di Archeologia.
E' la più frequentata Scuola biblica cattolica di Gerusalemme. Nell'anno 2002-2003 gli iscritti erano 117 studenti, di cui 54 al primo ciclo di studi teologici e 63 al secondo e terzo ciclo di Scienze Bibliche e di Archeologia.
7 studenti hanno conseguito il Baccalaureato in Teologia; 3 il Diploma di Formazione Biblica; 2 la Licenza in Teologia Biblica; 7 la Licenza in Scienze Bibliche e in Archeologia; 1 il Dottorato in Teologia Biblica.
E' stato allievo della Scuola biblica francescana il nuovo Ministro Generale dell'Ordine Francescano, Fr. José Carballo.

3.- La parrocchia latina di Gerusalemme
La parrocchia latina di Gerusalemme è, dopo quelle di Nazaret e di Betlemme, la più numerosa del Patriarcato latino. Prima del 1948 contava 14.000 fedeli, con una media di 300 battesimi all'anno. Attualmente conta 4.500 fedeli ripartiti in 1.200 famiglie. Questa diminuzione è dovuta alla guerra fra Israeliani e Palestinesi. Nel 1948, infatti, molti parrocchiani hanno lasciato Gerusalemme e non vi sono più tornati, soprattutto quelli che risiedevano nella parte della città divenuta ebraica.
La parrocchia ha due succursali, che sono, di fatto, due cappelle ausiliarie: a nord di Gerusalemme vi è quella di S. Giacomo di Beit Hanina; a ovest quella del Collegio di Terra Santa.
La popolazione attuale
Su 1.200 famiglie, circa 500 vivono nella città vecchia di Gerusalemme, all'interno delle mura, di cui 350 abitano in case appartenenti o prese in affitto simbolico dalla Custodia di Terra Santa. Queste case sono messe a disposizione dei più poveri.
L'attuale popolazione latina proviene, in gran parte, dai villaggi dei dintorni della Città Santa. Questi parrocchiani hanno abbandonato i loro villaggi per mancanza di lavoro e si sono insediati in città. Hanno portato con sé le loro tradizioni tribali, le loro usanze, i loro costumi: il che rende la parrocchia molto eterogenea. I cristiani che vivono nella città vecchia, all'intemo delle mura, e quelli che vivono nei quartieri fuori delle mura sono molto differenti.
Una cultura sottoposta a dura prova
La situazione politica di Gerusalemme ha cambiato la mentalità dei giovani e li ha segnati per sempre. Si tratta della generazione dei giovani della prima "Intifada", che va dal 1987 al 1991. A ciò si è aggiunto l'influsso pernicioso della TV, che ha introdotto dei nuovi modi di vita e delle libertà contrarie alle tradizioni familiari. Di colpo, le pratiche religiose sono diminuite. Sono comparse anche delle sette religiose, che hanno sedotto la gioventù. Non si tratta di una secolarizzazione in senso occidentale, ma della perdita dei valori cristiani.
Nella parrocchia sono fiorite delle vocazioni sacerdotali e religiose: tre sacerdoti diocesani del Patriarcato latino, quattro sacerdoti francescani, un diacono, ecc.
Le radici della parrocchia
I cristiani di Gerusalemme sono i discendenti diretti delle prime generazioni cristiane del tempo degli Apostoli. Hanno come radici la Chiesa giudeo-cristiana e la Chiesa etnico-cristiana.
Molto raramente, e unicamente per delle ragioni economiche, si hanno delle conversioni al giudaismo o all'islamismo.
Le organizzazioni parrocchiali
Esse sono principalmente: lo Scoutismo, la Legione di Maria, i Francescani Secolari, la Confraternita delle Madri cristiane, la LO.C, la Scuola della domenica, i Corsi di preparazione al matrimonio, la Catechesi nelle scuole e il Catechismo per gli adulti, un Campo di vacanze in estate per i fanciulli e i ragazzi poveri...
Una delle difficoltà per queste attività parrocchiali è quella di riunire tutti i parrocchiani nel centro della parrocchia, a San Salvatore. Questo centro è nella città all'interno della mura e non è facile l'accesso per coloro che vivono fuori delle mura.
Sul piano civile, i cristiani che risiedono a Gerusalemme hanno diritto ai documenti israeliani. Ciò assicura loro i servizi sociali, l'assistenza sanitaria, la pensione... Di fatto, lo Stato d'Israele considera Gerusalemme come facente parte d'Israele. Ma quando un parrocchiano di Gerusalemme cambia domicilio e va a vivere in un luogo, che dipende dall'Autorità Palestinese, perde i propri documenti di identità con tutti i diritti sociali connessi.
Le feste
Ci sono delle feste che attirano in particolar modo i cristiani. Partecipano con entusiasmo, per esempio, alla Processione delle Palme che va da Betfage, kul Monte degli Ulivi, alla Basilica di S. Anna. Dopo di che gli Scouts sfilano fino a San Salvatore, al suono di tamburi e di cornamuse, con gioia grandissima della popolazione.
I cristiani amano anche la Via Crucis del Venerdi Santo, attraverso le vie di Gerusalemme, portando una croce. Subito dopo, gli Scouts riportano trionfalmente la croce dal Santo Sepolcro fino a San Salvatore.
Sono pure assidui alla Processione solenne del 31 maggio in onore della Vergine Maria, a cui partecipano con fede ed amore.
Ecumenismo
Le relazioni con le Chiese ortodosse (greca, armena, siriana ...) sono buone. Non era così in passato. Del resto, tale è la parentela tra le famiglie cattoliche e le famiglie ortodosse che i matrimoni e i funerali si trasformano spesso in incontri ecumenici.
I cristiani di Gerusalemme, inoltre, non fanno grandi distinzioni tra le diverse Chiese, tanto che la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani non attira più la loro attenzione: essi sono del parere che l'unità è cosa già fatta.
Relazioni con gli ebrei e i musulmani
Sono normali. I cristiani si sentono più solidali coi musulmani per il fatto che il Patriarcato latino di Gerusalemme non cessa di affermare che sia gli arabi musulmani che gli arabi cristiani appartengono ad una stessa cultura.
Nei rapporti tra le persone, tuttavia, non mancano le ingiustizie e le discriminazioni. E' per questo che molti cristiani non si sentono più sicuri ed emigrano.
Ufficialmente il futuro Stato palestinese vuole essere democratico e pluralista. Si spera che lo sia davvero. Di fatto, oggi, dei cristiani occupano dei posti importanti nell'Autorità palestinese. Ma l'avvenire è incerto.

4.- Gerusalemme: nuovo convento francescano adibito a sede per l'assistenza religiosa dei cristiani di espressione ebraica
E' stato benedetto solennemente agli inizi dell'anno 2001 da Padre Giovanni Battistelli, Custode di Terra Santa.E' situato nella via "Harav Kook" nei pressi della Piazza di Sion. La casa è dedicata a San Simeone, "il vecchio" che aspettava "la consolazione di Israele" (Lc 2,25), e alla profetessa Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser (Lc 2,36).Una delle funzioni di questo convento, ubicato nel centro della Gerasalemme ebraica, è quella di prestare assistenza spirituale e religiosa ai cristiani di espressione ebraica - qualche centinaio -, sparsi nei diversi quartieri della Città Santa. Finora essi non avevano una sede fissa dove ritrovarsi. A tal fine il pianterreno del convento è stato adattato a sala di riunioni e a cappella (con una capacità di 80 persone).
Vi risiedono in modo stabile due francescani della Custodia di Terra Santa, uno dei quali, P. Pierbattista Pizzaballa (nativo di Bergamo), è responsabile della piccola "parrocchia" ebraica. Celebrano la messa ogni giorno alle sei di sera.
Il convento dei Santi Simeone e Anna ha l'aspetto di un edificio residenziale del XIX secolo. Ospitò il consolato d'Italia a Gerusalemme. Durante il mandato britannico fu sede del giornale "The Palestine Post", predecessore dell'attuale "The Jerusalem Post".
Questa casa francescana è l'undicesimo convento della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme, dopo S. Salvatore, Santo Sepolcro, Monte Sion, Getsemani, la Flagellazione, il Terra Sancta College, Bethfage, Dominus Flevit, Beit Hanina e Betania.

5.- Religiose di vita contemplativa in Terra Santa
La Terra Santa conta undici monasteri cattolici formati da monache di vita contemplativa.
Quattro sono di Carmelitane, uno dei quali si trova a Gerusalemme (monastero del Pater) e gli altri a Betlemme, Haifa e Nazaret; due di Clarisse (a Gerusalemme e a Nazaret); tre di Benedettine: a Gerusalemme (Nostra Signora del Calvario sul Monte degli Olivi), ad Abu Ghosh (Olivetane) e a Tabga.
Vi è infine il monastero delle monache dell'Emmanuele di Betlemme e quello delle monache dell'Annunciazione di Nazaret.

6.- Le coordinate della Terra Santa
La Terra Santa di cui parliamo comprende Israele e la Palestina. La sua superficie è di 27.000 km. quadrati e la sua popolazione è più di 9.000.000 di abitanti, comprendendo sia gli Israeliani che i Palestinesi.
Nel 1948, il nuovo Stato di Israele ha occupato il 78% di questa superficie; nel 1967 ha occupato il restante 22% (che va sotto il nome, da allora, di Territori occupati).
Lo Stato di Israele è uno Stato democratico. L'80% dei suoi abitanti sono ebrei e il 20% Palestinesi arabi (cristiani e musulmani). Tutti i cittadini godono degli stessi diritti e doveri. Esiste, tuttavia, una certa discriminazione tra ebrei e non ebrei.

7.- Gerusalemme: conflitto fra Greco-ortodossi e Palestinesi
Le relazioni fra il Patriarcato Greco-ortodosso di Gerusalemme e le comunità cristiane palestinesi e giordane non sono sempre buone. Motivo principale è la richiesta di "arabizzazione" del Patriarcato.Si sa, infatti, che l'alto clero della Chiesa Greco-ortodossa di Terra Santa è di nazionalità greco-ellenica, mentre le comuniíà dei fedeli sono di nazionalità palestinese o giordana e di lingua araba.

             
   

AIUTIAMO I FRANCESCANI DI TERRA SANTA


Da otto secoli essi sono presenti in tutti i luoghi Santi come Custodi, scelti dalla Provvidenza per mezzo dei Sommi Pontefici. Essi, per far fronte al mandato loro affidato dalla Santa Sede, hanno bisogno dell'aiuto dei cristiani di tutto il mondo.Non facciamo mancaro loro la nostra solidarietà
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Commissariato di Terra Santa - Castellana Grotte (BARI).

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